Chiesa di San Michele – Vibo Valentia

«Dalle prove addotte chiaramente apparisce, che questa chiesa, fin da secoli, ha avuto importanza gravissima nella città nostra, come la più antica, la primigenia, e l’unica cui fu affidata, per lungo tempo, la cura delle anime di tutta la città, ricchissima di privilegi, che sempre energicamente ha difeso, e gelosamente ha conservato». Abate Ottavio Ortona

 

La Chiesa di San Michele Arcangelo, di origini quattrocentesche, fu riconfigurata nel 1519 su progetto di Baldassarre Peruzzi (1481-1536), architetto, pittore e scenografo senese. Unica parrocchia della città di Vibo Valentia, un tempo Monteleone, fino al 1632, presenta una difformità stilistica rispetto al resto del corpo architettonico dovuta al campanile costruito più tardi (1671). Quest’ultimo è caratterizzato da una sezione a pianta quadrata e da tre ordini sovrapposti; oggi mostra ancora i danni causati dalla distruzione dal grave sisma del XVIII secolo che lo privò della cuspide. 

Tuttavia lo stesso assetto strutturale della chiesa è stato fortemente rivisitato a causa dei terremoti, in particolare di quelli avvenuti nel 1783 e nel 1905. A seguito di quest’ultimo, fu demolita parte della torre campanaria. Il portale, che sostituisce quello originario, riprende i motivi del rivestimento interno. 

La configurazione della chiesa è caratterizzata da un semplice corpo rettangolare voltato a botte, connesso attraverso un arco trionfale con un vano cupolato quadrato, con basso tamburo, internamente circolare ed esternamente ottagonale. 

L’edificio all’interno ha una navata unica, coperta da volta a botte lunettata che termina in un’ampia zona presbiteriale con ambiente centrale coperto da una piccola cupola a lacunari e due ambienti laterali. La cappella di destra, dedicata al SS. Sacramento, è più antica ed è coperta anch’essa con un soffitto a lacunari. Il braccio sinistro del transetto è invece un’integrazione più tarda che vide degli abbellimenti nel 1671 e, ancora, nel 1695. 

Si ricorda la denuncia del parroco di San Michele nel 1947 che lamentò, come a causa dei danni causati dai bombardamenti aerei e da un fulmine, la chiesa fosse chiusa al culto. In seguito, il Ministero dei Lavori Pubblici si dedicò al restauro dell’edificio sacro. La chiesa oggi ospita eventi come la tradizionale Mostra dei Presepi.